Carolina Magnin

Doble vista

Doble vista è un lavoro nato da un archivio di negativi, provenienti da varie persone; questi film sono rimasti immersi nel liquido di fissaggio per quattro mesi, nell’ambito di un’installazione.
Queste immagini nascono perseguendo l’idea di considerare il supporto fotografico come una “pseudopresenza” che possa raggiungere o approprarsi di nuove realtà. L’energia che proviene dalla chimica, e dalla fotosensibilità dei materiali, rappresenta l’impermanenza delle cose e l’esistenza di più piani paralleli.
La materia perde la sua densità e si proietta in uno spazio e tempo privo di strutture. Nuovamente la fotografia si pone come specchio e rappresentazione di altre realtà che sorgono dalla sua essenza.
Il nome “Doble vista” (vista doppia) nasce dalla capacità di vedere con l’anima. (C. Magnin)

Doble vista is a work born from an archive of films coming from different people, these films were immersed in the fixing liquid for four months, as part of an installation. These images are born pursuing the idea of considering the photographic medium as a “pseudopresence” that can reach or appropriate new realities. The energy that comes from chemistry and from the photosensitivity of materials represents the impermanence of things and the exixtence of several parallel planes. Matter loses its density and is projected into a space and time devoid of structures. Once again photography stands as a mirror and representation of other realities that arise from its essence. The name “Doble vista” (double sight) comes from the ability to see with the soul . (C. Magnin)

Incorporel

Le immagini di Incorporel risalgono ad archivi fotografici di fine Ottocento. Durante la seconda metà di quel secolo e all’inizio del ‘900 nacque un interesse diffuso verso la documentazione dell’invisibile, non solo in termini di fotografia microscopica e relativa alle stelle e allo spazio, ma anche in relazione alle energie non
visibili. La fotografia come supporto presenta la dualità di poter registrare sia il visibile che il non visibile.
Le opere di questo progetto presentano immagini in cui questa energia si manifesta. Viene generato uno sdoppiamento, una duplicazione ed espansione dell’immagine.
Il negativo e il positivo si separano mostrando un luogo altro di coesistenza.


The Incorporel images correspond to photographic archives from the end of the 19th century. During the second half of that century and the beginning of the 20th there was a very important emergence of
approach to the registry of the invisible, not only in terms of microscopic photography and stellar space but also in relation to non-visible energies. Photography as a support presents the duality of being able to record both the visible and the non-visible.
The works of this series present images where this energy is manifested. A doubling, duplication and expansion of the image is generated. The negative and the positive come off showing another area of coexistence.

Opere su vetro

Le foto provenienti dal passato hanno sempre un fascino particolare e non solo per ciò che rappresentano ma anche come oggetti in sé; Carolina Magnin ha ridato vita a delle vecchie diapositive; scannerizzandole ed ingrandendole sono, infatti, emersi in superficie tutti i segni del passare del tempo: polvere, graffi, distacchi di colore. Il risultato è una serie di immagini del tutto nuove, di grande fascino e poesia poi stampate su vetro.

Aeropostal

Una serie di opere ispirate da alcune vecchie cartoline di viaggio.

A series of works inspired by old travel postcards.

Umbral

Biografia

Nasce a Buenos Aires, dove tuttora vive, nel 1975. Ha esposto il suo lavoro in spazi pubblici e privati in Argentina, Uruguay, Europa (Italia, Germania, Regno Unito) e Stati Uniti. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti in patria.

She was born in Buenos Aires, where she still lives, in 1975. She had exhibitions in public and private places in Argentina, Uruguay, Europe (Itally, Germany , UK) and USA. She earned many awards and recognitions in her country.