Mostre ed eventi

Omaggio al Guercino”

Una mostra dedicata alle opere religiose di Giulio Ruffini

Sabato 20 aprile, alle ore 17:30 presso il Museo Ugonia, si terrà l’inaugurazione della mostra “Omaggio al Guercino”. In mostra una selezione di opere religiose di Giulio Ruffini La mostra, curata da Franco Bertoni, rimarrà visitabile fino al 1° settembre, tutti i sabati e le domeniche.

Giulio Ruffini (Glorie di Bagnacavallo, 1921 – Ravenna, 2011) è stato un pittore dalle molte stagioni, tutte caratterizzate, però, da un forte impegno sociale e dal tentativo di salvaguardare imprescindibili valori e principi morali.

Protagonista del clima di ascendenza neorealista degli anni Cinquanta, Ruffini ha poi declinato la sua pittura e le sue opere grafiche secondo i modi e i tempi che la sua sensibilità gli suggeriva, passando da critiche alla società consumistica a nostalgie di un passato contadino in cui, tra sogno e realtà, emerge il rimpianto di un mondo, etico e non solo del lavoro, in via di scomparsa.

In questa occasione viene presentata una serie di opere a carattere religioso degli anni Cinquanta e

Sessanta, in cui la figura del Cristo crocifisso assurge a simbolo non solo di speranza, di salvezza e di vita ma anche del dolore inflitto agli umiliati di tutti i tempi e del rifiuto di ogni ingiustizia.

MUSCA DEPICTA
C’è una mosca sul quadro

6 aprile – 30 giugno 2024

A cura di Sylvia Ferino ed Elisa Rizzardi

Labirinto della Masone – Fontanellato

Buongiorno

ho il piacere di segnalarvi questa mostra, che ospita, tra gli altri alcuni dipinti di Maurizio Bottoni.

Dear Sirs,

I am pleased to inform you about this exhibition, which hosts also some paintings by Maurizio Bottoni.

nell’ambito del

XII FESTIVAL FOTOGRAFICO EUROPEO 2024

a cura di Claudio Argentiero

CARMELO BONGIORNO
L’ISOLA INTIMA, RADIOGRAFIE DELL’ANIMA

PALAZZO MARLIANI CICOGNA
P.ZZA VITTORIO EMANUELE II – BUSTO ARSIZIO (VA)
17 marzo – 25 aprile

inaugurazione Domenica 17 marzo ore 17.30

Orari : MARTEDÌ-MERCOLEDÌ E GIOVEDÌ 14,30-18,00
VENERDÌ 9,30-13,00/14,30-18,00
SABATO 14,30-18,30; DOMENICA 15,00-18,00

Fotografare è un atto d’amore.
Si fotografa sempre un luogo, qualcuno o qualcosa a cui si è legati, che ci è caro, che ci rimanda indietro nel tempo o ci restituisce delle emozioni. A diciott’anni per me la scoperta della fotografia fu una vera folgorazione: la macchina fotografica divenne un meraviglioso strumento d’introspezione, i miei negativi radiografie dell’anima.
Cercavo, scattavo, sviluppavo e stampavo: riempii la mia vita di fotografie, non potevo fare altro.
Mentre correvo in moto, correvo con la mente e con la vita, la fotografia era un luogo dove fermarsi e perdersi, meraviglioso spazio dove ignote presenze abitavano la scena come pensieri più intimi, frasi indefinite, ansie, memorie.
Un viaggio quotidiano aperto allo stupore, alla ricerca di una profondità, un’immersione fisica e mentale: la luce va oltre la superficie delle cose, rivela essa stessa nuovi percorsi.
La selezione di opere qui presentate tratte da “L’Isola Intima” (1988/1997) è un po’ la summa di questo vissuto e di queste riflessioni, un lungo viaggio fisico e mentale attraverso i luoghi e le emozioni della Sicilia, 35 fotografie vintage stampate in camera
oscura dall’autore, copie uniche, frammenti di vita vissuta in controluce.
Viaggio condiviso, tra gli altri, dal grande Giovanni Chiaramonte che nel suo testo scrive:“La sorprendente unicità della visione di Carmelo Bongiorno scaturisce dal rapporto intimo con la sua terra. Egli riflette il proprio itinerario dentro la camera oscura della rimembranza, e sfuma ogni nitida concretezza delle forme e delle figure per
mettere a fuoco l’esperienza interiore delle proprie passioni e dei propri sentimenti”.
E, ancor prima, dall’amico e compagno di percorso Franco Battiato che scrive: “Attraverso la fotografia Carmelo Bongiorno continua la sua ricerca esistenziale, coglie l’essenza misteriosa delle cose: ambienti e persone appaiono in stato onirico, dentro un naturalismo metafisico, come traslitterazione di sogni in luoghi, come combinazioni arcane. La fotografia si trasforma in pensiero”.
E il viaggio continua.


Francesca Meana

Questo racconto non è una fotografia”

1 febbraio al 1 marzo 2023

Pourquoi pas lab Via Tito Speri 1- Milano