Massimiliano Muner

Fractured Polaroid

Il comune denominatore delle opere di Massimiliano Muner è il senso di frattura, visto sotto un duplice aspetto: materico, dato dalla tipicità del taglio dei ready made realizzati con pellicole fotografiche a sviluppo istantaneo, tagliate e riassemblate nella ricerca di una nuova spazialità; e spirituale, che richiama ad una frattura psicologica in un viaggio introspettivo fatto di composizioni di fotografie e messaggi impressi fotograficamente su pellicola a sviluppo istantaneo.

La tecnica

Il taglio sulla materia perpetrato da Fontana, il genio delle composizioni di Hockney e Galimberti: dall’alchimia di questi fattori nasce l’idea di utilizzare la Polaroid in maniera del tutto diversa e nuova. I ready-made così concepiti sono la scomposizione di un’opera, attraverso il taglio delle sue forme e la ricomposizione della stessa combinandone insieme i singoli elementi. I lavori presentati sono rivisitazioni di opere famose e composizioni originali, rivisti in chiave polaroid e proposti sotto un nuovo taglio.

These “fractured Polaroids”, as the title suggests, express the concept of breaking. The fracture is intended in a double meaning: materic and spiritual. The photos in the readymade, done with instant films, are cut and reassembled searching for a new space dimension. It also reminds to a psychological fracture, through an introspective journey, created by photographic compositions and messages written on the film.

The technique

The “famous cut” created by Fontana, the genius of the compositions of Hockney and Galimberti: from the alchemy of these elements has born the idea of using the Polaroid in a new way. These ready-made are “decomposition and re-composition” of a work. The works presented are reinterpretation of famous art works and brand new compositions.

Wild Spring

Con questa nuova serie di lavori Muner omaggia , come dice il titolo, la primavera e la Riviera ligure. In questi mosaici , infatti, realizzati con pellicole Fuji Instax, vediamo dettagli di monti e paesaggi, ripresi da cartoline della Liguria dei primi del novecento. Anche i fiori sono tipici del territorio. Sono composizioni raffinate che fanno dell’assimmetria il loro punto di forza e di eleganza.

With this new series of works Muner pays tribute , as the title says, to spring and “Riviera ligure”. In these mosaics, in fact, made with Fuji Instax Films, there are mountains and landscapes details taken from postcards of Liguria from the early twentieth century. Also the flowers are typical of this land. These are refined compositions which make assymmetry their point of strenght and elegance.

Fukinsei

di Lucija Slavica
Shin’ichi Hōseki Hisamatsu (1889-1980), filosofo, studioso e monaco Zen di tradizione Rinzai, nella sua opera “Zen and the Fine Arts”, identifica i sette valori chiave che le arti giapponesi ispirate ai principi zenisti dovrebbero possedere. Tra questi vi è anche il concetto di fukinsei 均 整 (“asimmetria”).
Fukinsei, che indica la bellezza dell’asimmetria e dell’irregolarità, permette all’artista di sottrarsi alla continua ricerca della perfezione e alle convenzioni estetiche, favorendo un’indagine più libera sui
mutamenti che caratterizzano la realtà. Secondo il pensiero giapponese, il fukinsei è la capacità di utilizzare l’asimmetria e l’irregolarità per creare un nuovo equilibrio.
Nell’arte di Massimiliano Muner (…) l’irregolarità diventa così un’opportunità per esplorare i frammenti di una realtà
quasi sfuggente, suggerendo contemporaneamente un silente inno al qui ed ora. Nei dittici composti da quattro polaroid, le coppie non vengono abbinate seguendo uno schema a specchio.
Questo provoca nello spettatore un iniziale turbamento, in quanto accecato dall’intuitiva ricerca della simmetria. Basterà non distogliere lo sguardo e abbandonare i propri preconcetti per cogliere il fukinsei e farsi inebriare da una nuova armonia estetica. Il gioco di inquadrature imperfette cristallizzate nell’enigmatica eleganza delle sue composizioni, rendono infine i soggetti (fiori e farfalle), l’eco della vita, della morte e del tempo, suggerendo altre e infinite prospettive concettuali.

by Lucija Slavica
Shin’ichi Hōseki Hisamatsu (1889-1980), philosopher, scholar and Zen monk of Rinzai tradition, in his work “Zen and the Fine Arts”, identifies the seven key values that Japanese arts inspired by Zenist principles should possess. Among these there is also the concept of
fukinsei 均 整 (“asymmetry”).
Fukinsei, which indicates the beauty of asymmetry and irregularity, allows the artist to escape the continuous search for perfection and aesthetic conventions, favoring a freer investigation of the changes that characterize reality. According to Japanese thought, fukinsei is the ability to use asymmetry and irregularity to create a new balance.
In Massimiliano Muner’s art (…) irregularity thus becomes an opportunity to explore the fragments of an almost elusive reality, suggesting at the same time a silent hymn to the here
and now. In diptychs consisting of four Polaroids, the pairs are not matched following a mirror pattern. This causes an initial disturbance in the viewer, as he is blinded by the intuitive search for symmetry. It will be enough not to look away and abandon your preconceptions to grasp the fukinsei and be inebriated by a new aesthetic harmony. The play of imperfect shots crystallized in the enigmatic elegance of his compositions, finally make the subjects (flowers and butterflies) the echo of life, death and time, suggesting other and infinite conceptual perspectives.

Biografia

Massimiliano Muner (1984, Trieste) – fotografia instantanea. Suoi lavori sono stati esposti in oltre 50 mostre a Trieste, Milano, Roma, Vienna, Berlino e New York, e fanno parte di collezioni pubbliche e private.

Il suo lavoro è parte della prestigiosa Polaroid Collection [WestLicht, Vienna] e dell’archivio Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia [Firenze, Italia].

Biography

Massimiliano Muner (1984, Trieste) – instant photography. His works have been
exhibited in over 50 exhibitions in Trieste, Milan, Rome, Vienna, Berlin and New York,
and are part of public and private collections.
His work is part of the prestigious Polaroid Collection [WestLicht, Vienna] and of the
Fratelli Alinari archive, Foundation for the History of Photography [Florence, Italy].